Inaugurato il Cantiere di Autorecupero e Co-housing “Cesanella”

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Housing sociale per l’autorecupero e la riqualificazione urbanistica di un’area degradata

Grazie a un progetto di ristrutturazione edilizia sociale partecipata, mediante demolizione con ricostruzione degli stessi volumi, con consumo zero di territorio. Sarà ricostruito un complesso di palazzine di due piani per la realizzazione di 18 appartamenti di varie metrature. Il progetto gode di un finanziamento della Regione Marche di quasi 600 mila, con un contributo a vantaggio dei futuri acquirenti tra i 25 mila e i 40 mila euro a nucleo familiare, in base alla dimensione dell’alloggio. Gli appartamenti al piano superiore saranno dotati di un terrazzo di 9 metri quadrati, più un balcone a servizio della cucina. Tutti disporranno di giardino e posto auto privato, nonché di uno spazio pubblico di co-housing e un parco comune. Come già avvenuto in passato con altri progetti di autocostruzione, particolare attenzione sarà dedicata alla dimensione sociale, con l’obiettivo di costruire, oltre alle case, una nuova comunità.

 “Negli ultimi anni – afferma il Sindaco Maurizio MangialardiSenigallia è diventata un vero e proprio laboratorio nazionale nell’ambito delle politiche abitative, con soluzioni progettuali di vario genere, coniugando sempre la necessità di soddisfare il diritto primario alla casa con quello di mantenere socialmente coesa la comunità. In questo senso, l’esperienza dell’autocostruzione rappresenta la massima espressione di questa filosofia, consentendoci di qualificare ulteriormente le nostre risposte al fabbisogno abitativo in termini innovativo e solidali”.

 “In passato – spiega il sociologo Lucio Cimarelli del Consorzio Solidarietà – si è pensato che per garantire il diritto alla casa fosse sufficiente costruire degli edifici. Oggi, nel mutato scenario sociale, questa è una condizione necessaria, ma non più sufficiente: oltre all’edificazione della casa è altrettanto importante costruire relazioni positive di prossimità, reciprocità, mutualità e solidarietà. Il progetto Cesanella non realizza soltanto case sostenibili, antisismiche, a costi accessibili a quella fascia di popolazione che altrimenti non avrebbe potuto soddisfare il proprio bisogno abitativo, ma stimola anche la ri-tessitura dei legami sociali: lavorare in cantiere, sudare per raggiungere insieme il sogno di avere una casa, rappresenta un potente elemento di coesione”.

Il risultato – aggiunge l’architetto Massimo Canzianè un progetto a più mani, che si realizza anche tramite la manifestazione, fin dall’inizio, dei desideri degli autocostruttori, che non risultano così solo gli utenti finali ma parte del processo”.

 “Banca Etica – interviene Paolo Manoniveicola il risparmio di persone e organizzazioni verso il sostegno finanziario alle iniziative imprenditoriali orientate al bene comune. Il diritto alla casa, la cui realizzazione spesso si realizza grazie al credito, è da sempre uno dei settori in cui la finanza etica si impegna maggiormente. In questo ambito da tempo Banca Etica sviluppa, in collaborazione con gli enti locali, formule per finanziare progetti di co-housing e social housing”.

Cito soltanto due tra le tante caratteristiche di queste case – sottolinea Paolo Subissatile loro caratteristiche antisismiche e di risparmio energetico: si tratta di case passive, come sarà obbligatorio costruire dal 2021 in avanti. Cesanella è il cantiere più grande, attualmente attivo a Senigallia: solo di materiale, sino ad ora, sono arrivati 45 autotreni. Come azienda siamo molto attenti al settore sociale ed è per noi un orgoglio poter realizzare un progetto di co-housing di queste dimensioni. L’esperienza con gli autocostruttori è per noi nuova e importante; inizialmente nessuno li voleva e la frase ricorrente era “cosa vengono a fare, non sanno fare niente, fanno solo perdere tempo”, invece c’è stata una grossa sorpresa nel vedere l’impegno con cui si sono messi in gioco; confidiamo che si continui così sino alla fine e chiediamo sempre la massima collaborazione.

Serena Barca, presidente della Cooperativa Cesanella evidenzia che questa non è soltanto un’esperienza positiva, perché consente a tante persone come me di avere la possibilità di acquistare una casa che in altro modo certamente non avremmo potuto avere, ma l’esperienza del cantiere diventa centrale nella vita di ognuno di noi, sia dal punto di vista pratico sia da quello emotivo e relazionale. Le relazioni che si creano tra gli autocostruttori diventano significative nel tempo, in certi periodi andiamo in conflitto, ma nel tempo stiamo costruendo una realtà sociale che cresce insieme a noi.

L’interesse della Regione verso l’autocostruzione – spiega la Dott.ssa Stefania Gioia della Regione Marche – trova il suo fondamento nella legge regionale 36 (Riordino del sistema regionale delle politiche abitative). In particolare l’art. 16 stabilisce che “La Regione prevede il finanziamento di programmi di carattere sperimentale volti a promuovere l’uso di tecnologie innovative per il miglioramento della fruibilità degli immobili e della qualità abitativa, per il contenimento dei consumi delle risorse non rinnovabili, nonché per progetti di autocostruzione diretti a sperimentare nuove soluzioni organizzative nella realizzazione dei lavori e nell’integrazione sociale.”

Un sentito ringraziamento – aggiunge il vicesindaco Maurizio Memèva anche alla Vismara che, mettendo a disposizione l’idea progettuale e soprattutto l’area di sua proprietà per il co-housing, ha contribuito a realizzare un’opera di grande valore sociale, anteponendo il bene comune all’interesse privato.

Fin dall’inizio – sottolinea l’assessore all’Edilizia sociale Carlo Girolamettianche quando altri lo ritenevano irrealizzabile, l’Amministrazione comunale ha creduto a questo progetto. Ciò per tre motivi: favorire la coesione sociale tra i partecipanti, riqualificare nell’interesse della città una zona industriale senza prospettive di sviluppo al fine di evitare fenomeni di degrado, dare risposta al fabbisogno abitativo.

Le persone interessate devono compilare la Manifestazione di Interesse, attraverso cui verrà verificato il possesso dei requisiti. La consegna della Manifestazione di Interesse, tuttavia, non è un atto impegnativo: anche chi risulterà idoneo potrà sempre ritirarsi.

 

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